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26 aprile 2024, 10:01
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Picchi glicemici, quando sono pericolosi (e come evitarli)

Picchi glicemici, quando sono pericolosi (e come evitarli) Salute

Ipicchi glicemici sono alterazioni "transitorie" della glicemia (ovvero del glucosio presente nel sangue) a cui va incontro il corpo dopo aver consumato determinati alimenti (tra cui dolci, bevande zuccherate e prodotti da forno preparati con farine raffinate). Quando si raggiunge il picco, il pancreas reagisce automaticamente secernendo un ormone, l’insulina, che ha la funzione di farla tornare ai suoi livelli base. Questa reazione è fisiologica e naturale fintantoché il valore della glicemia torni normale nell’arco di 2 ore.

Se, però, il picco glicemico si protrae per tempi anomali, il pancreas tende a produrre più insulina per cercare di riportare i valori nel range. "Con il tempo - spiega a Today la dott.ssa Barbara Paolini, presidente dell’Associazione di dietetica e nutrizione clinica (ADI) - questo può portare ad un cortocircuito del meccanismo. Il corpo si desensibilizza al funzionamento dell’insulina, per cui ne servirà sempre di più per ritornare ad una situazione di normalità. Il glucosio in eccesso, d’altro canto determina uno stress ossidativo che può danneggiare diversi tipi di cellule, e in particolare il tessuto vascolare capillare". Non solo, i picchi glicemici possono essere anche causa di attacchi di fame e stanchezza cronica (tra i sintomi più lievi), patologie cardiovascolari, diabete e cancro (tra le conseguenze più gravi). Dunque è importante limitare il più possibile questi saliscendi del glucosio e imparare a tenerli sotto controllo. Vediamo come farlo insieme alla dott.ssa Barbara Paolini.

Dott.ssa Paolini, che funzione svolge il glucosio nel nostro organismo?

"Il glucosio è uno zucchero che può essere assunto attraverso i cibi o iniettato direttamente nel corpo, ma nella maggior parte dei casi si presenta come un prodotto derivato di carboidrati complessi, di proteine o del metabolismo dei grassi. Può essere utilizzato per la sintesi del glicogeno e di altre sostanze adatte a fornire una fonte energetica, o degradato per alimentare i processi metabolici. Le cellule del corpo utilizzano il glucosio direttamente per la produzione di energia. Quando si assumono cibi, si registra un innalzamento ed un seguente calo dei livelli di glucosio nel sangue, poiché questo passa dal tratto gastrointestinale al sangue, in cui viene assorbito e trasportato nelle cellule del corpo. La presenza di glucosio nel sangue stimola il pancreas a produrre insulina, che poi attiva l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule, riportando i livelli di zuccheri nella norma. L’insulina, a sua volta, blocca la combustione dei grassi a favore di quella del glucosio, che diventa così la fonte energetica principale per l’organismo. L’eccesso di glucosio viene invece immagazzinato come glicogeno nei muscoli, o come lipidi nel tessuto adiposo".

Cosa accade quando si verificano i picchi glicemici?

"Dopo il pasto la glicemia aumenta per poi diminuire quando gli alimenti sono stati metabolizzati ovvero quando il glucosio è stato portato all’interno dei tessuti. Ne consegue che a digiuno i livelli di glucosio siano al minimo mentre dopo i pasti, soprattutto se ricchi di carboidrati, saliranno. Questi sono particolarmente elevati quando vengono assunti zuccheri semplici che vengono assorbiti rapidamente e arrivano in fretta nel torrente circolatorio".

Quali alimenti possono causarli?

"Ovviamente lo zucchero, i dolci, e in particolare i dolciumi, le bevande zuccherate e qualsiasi prodotto da forno realizzato con farine raffinate. Ma anche i cibi ipercalorici, specie se confezionati, il cibo del fast-food, i succhi di frutta e gli snack dolci. Ed ancora, patate e frutta zuccherina, come uva, fichi, banane mature, datteri, castagne".

Perché il glucosio non è mai stabile?

"Il glucosio viene assorbito velocemente a livello intestinale, lo ritroviamo in moltissimi alimenti e a seconda di come è legato o combinato avrà una modalità di assorbimento diverso. Inoltre lo ritroviamo addizionato a numerosissimi prodotti industriali (in scatola, in barattolo o da forno) che lo contengono e questo lo rende particolarmente instabile".

Quando i picchi glicemici sono pericolosi?

"I picchi glicemici possono essere pericolosi se si protraggono per lunghi periodi. La presenza costante di livelli di zucchero nel sangue ed una cattiva gestione della glicemia possono contribuire a frequenti sbalzi d’umore e a stati d’animo negativi, come tristezza, rabbia e irritabilità, con conseguente peggioramento della qualità della vita. Ma anche conseguenze piu' gravi come complicanze a cuore, vasi sanguigni, occhi e nervi".

Come evitare i picchi glicemici?

"Basta un'alimentazione bilanciata preferendo pasti completi, evitare lunghe ore di digiuno, mantenere i tre pasti principali con 2 o 3 spuntini quotidiani, e prediligere i carboidrati complessi a basso indice glicemico scegliendo alimenti poco lavorati o raffinati".

Qualche piccola strategia da mettere in pratica a tavola?

"Si può iniziare il pasto con una verdura; scegliere sempre prodotti integrali, e preferire eventualmente a pane e pasta il riso parboiled con un indice glicemico minore; consumare patate bollite tiepide o fredde poiché hanno un indice glicemico più basso; abbinare sempre una verdura scegliendo quelle più ricche in fibre; consumare la frutta meno matura sempre a fine pasto".

Fonte: https://www.today.it/benessere/alimentazione/picchi-glicemici-come-evitarli.html

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